L'incontro della Fondazione Laus Plena con la Biblioteca Vaticana

06/11/2015
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6 novembre 2015

Tutto è cominciato a Roma il 17 maggio 2015, il giorno della canonizzazione delle due Sante Palestinesi, S. Alfonsina e S. Mirjam di Gesù Crocifisso.

Il signor Massimo Locatelli aveva segnalato a P. Armando Pierucci e all'Avv. Véronique Nebel l'Avv. Marcello Mustilli di Roma, che tutela gli interessi e i diritti della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il 17 maggio 20015, P. Armando Pierucci parlò all'Avv. Mustilli del progetto che aveva in mente di affrontare attraverso la Fondazione Laus Plena: il sostegno all'individualizzazione e alla catalogazione del patrimonio di musica sacra delle Confessioni Cristiane, particolarmente di quelle Orientali, spesso orali e più minacciate, con l'intento di valorizzare i brani dimenticati o degni di particolare attenzione per la loro bellezza e la loro dimensione di preghiera, e a diffonderne la conoscenza. P. Pierucci manifestò anche l'interesse per una collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana, proprietaria di milliaia di manoscritti latini, ma anche di manoscritti di diverse altre Confessioni Cristiane. 

Così il 6 novembre 2015, alla presenza dell'Avv. Mustilli, il Consiglio della Fondazione Laus Plena, rappresentato da P. Armando Pierucci, dall M° Raffaele Deluca e dall'avv. Véronique Nebel ha incontrato il Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, Mons. Cesare Pasini; il Vice Prefetto, Dr. Ambrogio M. Piazzoni; la Dr. Barbara Jatta, Capo Gabinetto delle Stampe e dei Disegni della Biblioteca Apostolica Vaticana.

In apertura dell'incontro, l'avv. Nebel ha presentato il lavoro svolto dal presidente, P. Armando Pierucci, già organista dell S. Sepolcro a Gerusalemme e autore della Sinfonia Eucaristica, con le altre Confessioni Cristiane. Questo impegno, documentato dai CD offerti a ognuno dei tre responsabili della Biblioteca, ha creato grandi amicizie tra i musicisti delle Confessioni Cristiane presenti a Gerusalemme, spingendo ad un nuovo interessamento gli addetti ai lavori. Si sono così creati dei legami di fiducia e di collaborazione, di cui la Fondazione beneficierà. Vari musicisti dell'Oriente cristiano hanno così fatto conoscere la loro attività alla Fondazione, e le  pubblicazioni già stampate. Alcuni di loro hanno espresso il vivo interesse ad aver accesso a consultare e a possibilmente catalogare i preziosi manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, ciascuno nel proprio campo di competenza.  

Il Prof. Dimitrios Balageorgos era presente all'incontro, giunto da Atene con un po' di ritardo con la sua assistente, Meri Kumbe, e ha manifestato il suo entusiasmo per le prospettive che si aprirebbero per lui e gli altri studiosi di musica bizantina, con l'accesso ai tesori della Bibliotea Apostolica Vaticana.  Il Prof. Raffaele Deluca, oltre che membro del Consiglio di Fondazione, anche membro del Comitato Direttivo dell'Associazione Tomo Quarto dei Conservatori di Musica di Milano e di Bologna, dedicata alla musica sacra, non è stato meno euforico davanti alle possibilità di conoscere e far conoscere i tesori musicali latini conservati da secoli nella Biblioteca Apostolica Vaticana. 

La direzione della Biblioteca Apostolica Vaticana si è mostrata interessata ad una collaborazione con la Fondazione e con gli esperti da lei individuati per la catalogazione e la valorizzazione dei manoscritti musicali delle altre confessioni cristiane non latine in suo possesso, e anche per la catalogazione dei manoscritti musicali latini. Secondo gli accordi presi, la Fondazione nel contempo ha preparato un accordo quadro, nell'ambito del quale è stata proposta una prima collaborazione specifica. Dopo un sopralluogo per definire l'entità del lavoro e il tempo necessario per portarlo a termine che potrebbe svolgersi nei primi mesi dell'anno 2016, si spera che il progetto possa essere avviato velocemente. La Fondazione, anche su suggerimento della Biblioteca Apostolica Vaticana, ha proposto la pubblicazione di un catalogo, una volta finalizzato il lavoro, nonché quella di un CD.

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