CONCERTO Hic Mors et Vita Conflixere
GLI UFFICI VESPERTINI DELLA SETTIMANA SANTA NELLA BASILICA DEL SANTO SEPOLCRO A GERUSALEMME
LITURGIA APPROVATA DALLA SANTA SEDE IL 12 OTTOBRE 2011
Ricostituzione delle liturgie celebrate nei primi secoli cristiani a cura del liturgista dei Luoghi Santi P. Enrique Bermejo, ofm
Canto Gregoriano e composizioni per il canto dell'Assemblea del musicisa P. Armando Pierucci, ofm (Organista della Basilica del Santo Sepolcro dal 1988 al 2014)
Coro San Bartolomeo, Brugherio (Direzione: M° Raffaele Deluca)
Coro Polifonico Valpadana Inzago, Milano (Direzione: M° Giuseppina Camagni)
INGRESSO LIBERO
HIC mors et vita conflixere
Gli Uffici Vespertini della Settimana Santa nella basilica del Santo SepolcRo a Gerusalemme
Fin dai primi secoli della Cristianità, il Santo Sepolcro ha avuto una liturgia propria, sopratutto nei giorni della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo Signore nostro. Già nel secolo IV ne parla la pellegrina Egeria e, dopo di lei, moltissimi ne hanno riferito.
La riforma liturgica per la Settimana Santa, messa in opera da Papa Pio XII, la secolare presenza del Santo Sepolcro di Comunità Cristiane, Ortodosse e Cattoliche, l'esigenza di celebrazioni cui tutta l'Assemblea possa partecipare consapevolmente e attivamente: tutto questo ha motivato l'insieme delle letture, dei canti e dei simboli, con cui, nei pomeriggi del Mercoledì Santo, Giovedì Santo e Venerdi Santo, e nella Notte del Sabato Santo, vengono ricordati e rivissuti gli eventi pasquali. E questo nello stesso Luogo e nelle stesse ore del loro accadimento.
Dopo un periodo ad experimentum, la Santa Sede ha approvato definitivamente i testi e i canti degli Officia della Settimana Santa al Santo Sepolcro in Gerusalemme. I testi sono stati scelti da P. Enrique Bermejo, ofm. I canti sono stati scelti o composti d P. Armando Pierucci, ofm.
Gerusalemme, Pasqua 2013
Presentazione della parte musicale
La mia collaborazione musicale al rinnovamento della Liturgia Vespertina della Settimana Santa al Santo polcro non poteva sfuggire al fascino del Luogo, né alle sonorità con cui le Cinque Confessioni Cristiane che vi ufficiano rivestono giorno e notte le loro preghiera.
E' soprattutto nei giorni di Pasqua che migliaia di Cristiani della Chiesa latina arrivano lì da tutto il mondo. La lingua latina è quindi la base offerta al musicista; ed è anche il primo aiuto: infatti, quale lingua è più musicale del Latino?
Un altro aggancio era quello di comporre melodie che fossero facili da intonare; accattivanti e strettamente legate al significato delle parole. Per me, amante dell'Opera, un invito a nozze.
Un altro appiglio sicuro era quello di conservare le melodie più belle del repertorio gregoriano, quelle melodie che hanno caratterizzato la Settimana "Maggiore" fin dai primi secoli cristiani.
E' un pettegolezzo delle guide non cristiane e dei giornalisti superficiali raccontare che al Santo Sepolcro i Cristiani litigano sempre. No, i Cristiani al Santo Sepolcro pregano; magari cantando e suonando contemporaneamente ognuno nel proprio stile; ma pregano. Ho citato quindi dei motivi, oppure ho ricreato delle movenze caratteristiche delle varie Confessioni cristiane: una melodia armena, un'armonizzazione bizantina, una litania copta, un corale protestante. La cosa fu notata e gentilmente apprezzata. Ricordo quella volta in cui, come si usa, noi Francescani andammo ad augurare la Buona Pasqua agli Armeni Ortodossi. Il Patriarca disse: "Mi hanno detto che avete cantato una nostra melodia. Sarei contento di ascoltarla". Quello è stato un augurio veramente indimenticabile.
P. Armando Pierucci, ofm – Musicista e Organista titolare del Santo Sepolcro, Gerusalemme (1989-2014)
Presentazione degli aspetti liturgici
Il presente concerto è la contemplazione del mistero pasquale di Cristo che ci trasporta a Gerusalemme, la Città Santa (Urbs praeclara), con i due luoghi uniti e inseparabili, dove la morte e la vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il potere della morte è spaccato nella roccia del Calvario e la vita risorge nella tomba nuova della Risurrezione, donando nuova luce alla nuova creazione. Perciò, questo concerto è come un riflesso per l'uomo di questo inizio del terzo millenio, dove sembrerebbe che la morte sia d’appetto. Ma questo uomo, che alcuni dicono postsecolare, cerca anch’egli la Risurrezione.
Il mistero pasquale si svolge in un percorso, secondo questo concerto e secondo gli uffici liturgici, illuminato dalla Luce gioiosa della Santa gloria del Padre celeste, l’Immortale Gesù Cristo. Infatti, le candele vengono accese dalla lampada che arde perennemente nella Tomba della Risurrezione. Questo percorso - che viene riproposto in questo concerto - si snoda per quattro-cinque giorni, dal Mercoledì Santo al Sabato-Domenica di Pasqua.
Il Mercoledì è come l’ouverture o panorama splendido dell’Opera della nostra Redenzione. Si guarda Gerusalemme dal Monte degli Ulivi, dove il Signore piange perché non lo vuole accogliere e perciò l’assemblea, unita al profeta, canta in modo straziante: "Gerusalemme, Gerusalemme, convertiti al Signore Dio tuo".
Il Giovedì Santo è concentrato tutto nei discorsi di addio del Signore nell’Ultima Cena e nel tradimento di Giuda. Perciò l’Ufficio di questo giorno si chiama: "Accompagnamento del Signore". Meritano un risalto particolare le composizioni musicali di P. Armando Pierucci sui testi "Diligo Patrem", "Vos contristabimini", e" Pater Sancte".
Il Venerdì Santo celebra la Veglia al Sepolcro del Signore, Cristo obbediente fino alla morte. Questa ufficiatura si vive in unione con la celebrazione del Venerdì Santo celebrata a Gerusalemme la mattina, al Calvario, nella quale si legge il Vangelo che narra la morte di Cristo. È il percorso della Passione di Gesù, prefigurato dai profeti, e nella realtà storica della sua morte e sepoltura. Infatti, con la sepoltura di Cristo si apre il Sabato Santo.
Il brano musicale "Redemptio est facta" è straordinariamente commovente: si ispira alla melodia dei fratelli armeni ortodossi, con testi dell’antica Liturgia gerosolimita Georgiana, accomodati magistralmente da P. Pierucci.
Dal Venerdì Santo passiamo alla Vigilia della Domenica di Pasqua. È una esplosione di gioia nella risurrezione, e nessun spazio è più dato alla tristezza, perché la morte è stata vinta dalla vita: "Surrexit Dominus vere alleluia, alleluia"! Questo è il gran giorno di Dio, e la terra partecipa a questa esplosione di gioia incontenibile. Infatti accade il terremoto, e scende l’Angelo ad annunziare la Risurrezione. Questa celebrazione è collegata alle vigilie domenicali di quaresima, quando si va ad incensare la Tomba e, pur essendo in quaresima, si canta l’antifona pasquale: "Angelus autem Domini descendit de cælo et accedens revolvit lapidem, et sedebat super eam, alleluia, alleluia". Qui la maestria di P. Armando Pierucci libera tutte le sue potenzialità artistiche nel lodare Dio per le sue meraviglie: "Surrexit Dominus vere", "Præ timore", "Laus tibi Christe, quia mortuis hic resurrexisti, alleluia, alleluia", "Cantate Domino", da Gerusalemme a tutta la terra; perché Cristo con la Risurrezione ha ricreato il mondo, la musica e la lode da qui e verso l’eternità.
Questi uffici sono nati per una necessità locale. Sorgono dalla tradizione liturgica di Gerusalemme e si adattano perciò al tempo e allo spazio della celebrazione, secondo la norma liturgica antica di Gerusalemme. E si adattano anche al nostro tempo. Essi sono propri di Gerusalemme, ma nulla impedisce che si possano celebrare nelle nostre parrocchie, nelle ore più opportune e secondo le esigenze pastorali delle Comunità.
P. Enrique Bermejo, ofm - Responsabile dell'Ufficio Liturgico della Custodia di Terra Santa, Gerusalemme
PROGRAMMA
LUCERNARIUM – VESPRUM
1. Lucernarium (A. Pierucci)
2. Laus Lucis (Canto Gregoriano)
3. Acclamazione - Benedictum nomen sanctum (A. Pierucci)
4. Inno - Preclara Urbs Ierusalem (Canto Gregoriano)
FERIA IV – MERCOLEDI’ SANTO
5. Antifona 1 - Mihi autem (A. Pierucci)
6. Psalmodia - Insurrexerunt in me; Psalmus 85 (86) vv. 15-16 (Canto Gregoriano)
7. Lettura cantata – Ieremiae Profetae 14, 19-20 (Canto Gregoriano)
8. Acclamazione al Vangelo - Sanctus (A. Pierucci); Sancti Evangelii secundum Lucam (13, 34) (Canto Gregoriano)
9. Litania - Civitas sitiens pacem (A. Pierucci; Canto Gregoriano)
10. Antifona 2 - Appenderunt mercedem (A. Pierucci)
11. Psalmodia - Captabunt in anima iusti; Psalmus 93 (94 (1-11)(Canto Gregoriano) (Consigliavo di ometterla)
12. Acclamazione al Vangelo - Sanctus (A. Pierucci); Sancti Evangelii secundum Marcum (14, 18) (Canto Gregoriano)
FERIA V – GIOVEDI’ SANTO
13. Inno - Pange Lingua (Canto Gregoriano)
14. Acclamazione - Diligo Patrem (A. Pierucci)
15. Antifona 1, Psalmodia - Maleficium effusum est (Canto Gregoriano)
16. Antifona 2 - Vos contristabimini (A. Pierucci)
17. Antifona 3, Psalmodia - Domine Deus, Psalmus 79 (80), 9-10 (Canto Gregoriano)
18. Acclamazione - Pater Sancte (A. Pierucci)
19. Antifona 4, Psalmodia - Locuti sunt adversum me; Psalmus 108 (109) (Canto Gregoriano)
20. Acclamazione al Vangelo - Sanctus (A. Pierucci); Sancti Evangelii secundum Ioannem (17, 25) (Canto Gregoriano)
21. Litania - Per Filium Tuum (A. Pierucci, Canto Gregoriano)
FERIA VI – VENERDI’ SANTO
22. Inno Corale - Redemptio est facta (A. Pierucci)
23. Lettura cantata – Zachariae Prophetae 11, 12-13
24. Salmus 22 – “Mein Gott warum hast Du mich verlassen” (Felix Mendelssohn)
25. Responsorio – Aspectus fuit terribilis (A. Pierucci; secondo una melodia armena)
26. Inno - Vexilla Regis (Canto Gregoriano)
27. Responsorio - Venite Christi Induti Populi (A. Pierucci)
28. Canto di acclamazione – Magis quam propter (A. Pierucci)
29. Salmodia - Dederunt in escam meam (A. Pierucci)
30. Litania – Kyrie eleison (A. Pierucci; Canto Gregoriano)
31. Acclamazione finale - Cum adires Golgotham (A. Pierucci)
VIGILIA PASCHALIS – VIGILIA PASQUALE (SABATO SANTO)
32. Invitatorio - Surrexit Dominus vere (A. Pierucci)
33. Inno - Hic dies verus (armonizzazione A. Pierucci)
34. Antifona - Psalmodia - Et ecce terraemotus factus est magnus (Canto Gregoriano)
35. Responsorio - Prae Timore (A. Pierucci)
36. Versetto al Vangelo – Christus sepultus est et suscitatus est tertia die, alleluia. - Sancti Evangelii secundum Matthaeum (28, 1-6) (Canto Gregoriano)
37. Acclamazione - Laus Tibi Christe (A. Pierucci)
DOMINICA PASCHAE - DOMENICA DI PASQUA
38. Sequentia – Victimae Paschali laudes (Il pubblico (Assemblea) è invitato a cantare con il Coro)
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