4 Racconti da Maria Valtorta musicati da Armando Pierucci per Sassofono & Organo

01/10/2024
©Fondazione Maria Valtorta

Quattro racconti (musicali) da Maria Valtorta

Venerdì 4 ottobre 2024, festa di San Francesco, alle 21, nella chiesa di san Giovanni Battista a Pesaro (I), si è tenuta la prima esecuzione dei "Quattro racconti da Maria Valtorta", opera di padre Armando Pierucci. La musica, composta per sassofono e organo, è stata eseguita dai Maestri Roberto Todini al sassofono e Nunzio Randazzo all'organo.

Si tratta di un'opera in quattro quadri, ispirati ad altrettanti episodi che si possono leggere nell'opera "L'Evangelo come mi è stato rivelato", scritta dalla mistica viareggina Maria Valtorta e che narra la vita di Maria e di Gesù, attraverso le visioni che ella ebbe e i dettati che ricevette. P. Pierucci spiega così la sua scelta di comporre musica “descrittiva”: "Pur continuando il mio modo di comporre, basato su criteri musicali, ho cercato di descrivere i quattro episodi, cui mi sono ispirato". Nel primo episodio, la musica ci trasporta al Tempio durante la Pasqua: al dialogo tra due poveri vecchi e il mercante che li ha truffati succede l’intervento di Gesù (affidato al sax tenore) che caccia i mercanti dal tempio. Invece il secondo episodio è allegro e lieve: i bambini circondano il Signore, vivaci e addirittura impertinenti nel loro amore. Nel terzo episodio la musica esprime lo stupore e insieme la gioia di un cieco guarito, che vede il Volto di Gesù. Infine, l’ultimo episodio, pieno di pathos: il giovane Abele di Betlemme di Galilea, accusato falsamente di omicidio, sta per essere messo a morte, ma viene scagionato da Gesù e i veri colpevoli ricevono la pena della lebbra.

Hanno sostenuto l'iniziativa la Fondazione Laus Plena e la Fondazione Erede di Maria Valtorta, i cui responsabili erano presenti al concerto. Il concerto e i toccanti episodi sono stati presentati e letti non senza emozione personale dallo stesso Armando Pierucci, a una assistenza profondamente colpita dalla profondità dei testi e dalla maestosa bellezza della musica, magistralmente interpretata.

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Pesaro, Venerdì 4 ottobre 2024, ore 21, Chiesa di San Giovanni Battista, Via Passeri 98 - 4 Racconti da Maria Valtorta musicati da Armando Pierucci per Sassofono & Organo

Si terrà nella Chiesa monumentale di San Giovanni Battista di Pesaro la prima esecuzione mondiale di questa nuova composizione per Sassofono & Organo di Armando PIerucci, eseguita da Roberto Todini (Sassofono) & Nunzio Randazzo (Organo). L'ingresso è libero. Saranno presenti i rappresentanti della Fondazione Eredi di Maria Valtorta, Fiammetta Pagnanelli e Daniel Fiorletta.. L’organizzazione è stata sostenuta dalla Fondazione Laus Plena e sostenuta dalla Fondazione Erede di Maria Valtorta.

La composizione fa seguito alla visita a Isola del Liri, il 1° marzo 2024 scorso, di padre Armando Pierucci, noto francescano e testimone della spiritualità contemporanea, quale ospite della Fondazione Erede di Maria Valtorta . Era accompagnato dai suoi amici e collaboratori, Véronique e Polus. Ha condiviso con i presenti la sua testimonianza personale riguardo agli scritti di Maria Valtorta. Inoltre, Padre Armando ha offerto alla Fondazione una raccolta di brani sul tema “Il Cuore Immacolato di Maria” tratti da L’Evangelo come mi è stato rivelato.

Padre Armando Pierucci è un frate francescano e un noto musicista italiano, riconosciuto soprattutto per il suo contributo come organista, compositore e direttore di coro. Nato in Italia nel 1935, Pierucci è membro dell’Ordine dei Frati Minori (Francescani) e ha dedicato gran parte della sua vita alla musica sacra.

Uno degli aspetti più importanti della sua carriera è stato il suo lungo servizio in Terra Santa, in particolare a Gerusalemme, dove è stato organista presso la Chiesa del Santo Sepolcro. È stato anche il direttore della scuola di musica “Magnificat”, un’istituzione fondata dai Francescani a Gerusalemme per promuovere l’educazione musicale e il dialogo interreligioso attraverso la musica. La scuola è frequentata da studenti cristiani, ebrei e musulmani, ed è un esempio di come la musica possa fungere da ponte tra culture diverse.

Figura di spicco nel panorama della musica sacra internazionale e un promotore del dialogo interculturale e interreligioso attraverso l’arte, padre Pierucci è anche autore di numerose composizioni di musica sacra, molte delle quali eseguite in contesti liturgici e spirituali. La sua musica riflette il profondo legame con la spiritualità francescana e la tradizione cristiana, con un particolare interesse per il repertorio sacro antico e contemporaneo.

A distanza di alcuni mesi dal primo incontro, prende vita un nuovo progetto che nasce con l’obiettivo di unire la bellezza della musica alla dimensione del sacro, offrendo ai partecipanti un’esperienza coinvolgente e arricchente, capace di avvicinare l’anima alla contemplazione del divino attraverso la potenza espressiva del suono.

Daniel Fiorletta

Presentazione dell'Opera

Negli anni '70 del secolo scorso una gentile, anziana signora mi regalò il 5° volume del Poema dell'Uomo Dio di Maria Valtorta. L'aveva vinto alla pesca di beneficenza della parrocchia. Aprii a caso il libro: "Gesù ad Alessandroscene". 

Non avevo mai sentito questo nome. In quegli anni nessuno aveva fatto non dico degli scavi, ma nemmeno dei sopraluoghi per constatarne l'esistenza. Così, dissi tra me: "Ma cosa sono queste storie!" In realtà si trattava di geografia. Ringraziai per il dono e lo destinai allo scaffale più remoto della libreria.

Venne il momento che Nostra Signora Curiosità mi spinse ad aprire il libro. Mi procurai tutti i dieci volumi del Poema. Da allora, per 50 anni, è stato il mio libro guida.

Nel desiderio di esprimere la mia gratitudine al Signore e a Maria Valtorta, ora ho composto questi Racconti per Sassofono e Organo. Pur continuando il mio modo di comporre, basato su criteri musicali, ho cercato di descrivere i quattro episodi, cui mi sono ispirato. Molti musicisti hanno fatto altrettanto.

Sono convinto che l'intuizione degli artisti accenderà la curiosità di qualcuno, persuadendolo a leggere l'Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta; e la semplicità dei piccoli rallegrerà il lettore con la luce che sgorga da quelle pagine.

Pesaro, 8 giugno 2024

Armando Pierucci, ofm

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I Quattro Episodi

 

1. Gesù caccia i mercanti dal Tempio

Due vecchierelli, marito e moglie, tornano dal venditore di agnelli. 

Il sacerdote ha rifiutato, come indegno del sacrificio, il misero agnello che il mercante aveva loro affibbiato. 

Ne chiedono uno migliore; ma il venditore li respinge. 

Gesù interviene, dicendo di accontentare i due vecchi. 

Il venditore fa resistenza e si fa gioco di Gesù. 

Allora il Signore prende delle cordicelle e purifica il Tempio.

 

2. I bambini intorno a Gesù

Quando Gesù e gli apostoli pongono piede sulla spiaggetta di Cafarnao, sono accolti dal gridìo dei bambini. È una tepida valanga viva di fanciulli, è una catena soave di manine tenerelle, è un amore di cuori infantili, quello che si abbatte su Gesù, che ne è stretto, legato, riscaldato, come da un dolce fuoco.

"Io, io!"

"Un bacio!"

"A me!"

"Anche io!"

"Gesù! Ti voglio bene!"

"Non andare più via per tanto!"

"Venivo tutti i giorni qui a vedere se venivi".

"Io andavo alla tua casa".

"Tieni questo fiore; era per la mamma, ma te lo do".

"Ancora un bacio a me, bello forte. Quello di prima non mi ha toccato, perché Giaele mi ha spinto indietro...".

E le vocette continuano, mentre Gesù tenta di camminare fra quella rete di tenerezze.

 

3. Un cieco guarito contempla il volto sconosciuto e familiare di Gesù

I ciechi guariti da Gesù vedono tutti il volto sconosciuto e a loro familiare di Gesù.

 

4. Un giudizio di Gesù

Pochi giorni prima, su una strada non lontana dal paese, Betlemme di Galilea, è stato trovato il corpo del ricco Gioele. Il giovane Abele è accusato di averlo ucciso.

Ora tutta la gente del paese è in piazza; sono arrivate le guardie per la lapidazione dell'uccisore. La mamma di Abele si è aggrappata al figlio, mentre le guardie cercano di strapparglielo. Viene Gesù. S'impone alle guardie, dicendo:

"Fermatevi un momento. Ve l'ordino". Dopo qualche resistenza delle guardie, Gesù dice:

"Chi è testimone?".

I testimoni sono Aser, Giacobbe e il servo dell'ucciso Gioele. Gesù dice:

"Qui sono Io. E Io faccio giudizio".

Si fa dare un pizzico di polvere della strada, un orciolo pieno d'acqua. Intanto chiede.

"Abele, sei innocente?"

"Lo sono, Signore!"

"Aser, puoi giurare d'aver detto il vero?"

"Lo giuro!"

"Giacobbe, puoi giurare di esser sincero?"

"Lo giuro!"

"E tu, servo, puoi giurare d'aver detto la verità?"

"Mille volte lo giuro!"

Gesù prega, tenendo le mani tese sull'orciolo. Prende dell'acqua con la mano e asperge i quattro. Poi fa bere loro di quell'acqua, incrocia le mani e li guarda.

Anche la folla guarda. Poi ha un urlo spaventoso e si getta con il volto a terra.

I quattro si guardano: Abele è sano, gli altri tre sono coperti di lebbra. Il servo dice:

"Sono stati loro che hanno ucciso Gioele: Giacobbe frequentava sua moglie e la voleva per sé; Aser voleva la madre di Abele, giovane ancora e bella; così ha incolpato Abele".

Gesù dice:

"La lebbra vi salva dall'essere uccisi, come meritate. Io vi affido all'espiazione. Andate".

La folla si scosta e i tre vanno verso la montagna.

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