25 - 31 luglio 2016: Incontri per la Musica Sacra in Libano e in Iraq

31/07/2016
VN

25 - 31 luglio 2016 : Incontri per la Musica Sacra in Libano e in Iraq

Il Presidente e il Vice Presidente della Fondazione Laus Plena (FLP), P. Armando Pierucci e l'Avv. Véronique Nebel, insieme al regista Philippe Kiener (Ginevra, Svizzera), dal 25 al 31 luglio 2016 sono stati in Libano e in Iraq, per incontrare delle Autorità Religiose e alcuni Maestri, impegnati nella Musica Sacra.

Quando si parla di Musica Sacra, come del resto quando si parla della totalità della Chiesa, ci si riferisce ai due poli, la Chiesa Occidentale, la Chiesa Orientale: i due polmoni dell'ecumene cristiano, come amava dire S. Giovanni Paolo II. Per gli Occidentali, le Chiese Orientali sono quelle che si sono sviluppate dal mondo greco: Bizantini, Copti. Pensiamo di meno alle Cristianità che si sono sviluppate sotto l'influenza semitica, come i Caldei, i Siriaci. Il grande dottore di queste Chiese, che non sono né latine, né greche, ma semitiche, è stato S. Efrem (306 c. - 373).

Per i Siriaci S. Efrem è stato quello che i suoi contemporanei, S. Agostino e S. Giovanni Crisostomo, sono stati per i Latini e per i Greci. S. Efrem si è talmente distinto come autore di testi e di melodie di inni sacri da essere chiamato Cetra dello Spirito Santo. La sua vasta produzione è diffusa nella liturgia dei Siriaci, dei Maroniti, dei Caldei e anche dei Bizantini.

Era necessario per la Fondazione Laus Plena fare come un pellegrinaggio alle sorgenti della Musica Sacra Siriaca e Caldea, ascoltare dal vivo quel canto che si ricollega alla Chiesa dei tempi apostolici; ed è tuttora quotidianamente intonato dai monaci, dal clero e dai laici nella lingua di Gesù Nostro Signore, e trasmesso oralmente nell'arco di due millenni. Soltanto negli ultimi circa cento anni la Chiesa Siriaca (Ortodossa e Cattolica) ha sentito l'esigenza di mettere per scritto questo canto. Tuttavia coloro che  hanno dato mano a tale gigantesca impresa, hanno completato, in  gran parte, la trascrizione del vastissimo repertorio solo per la loro tradizione detta "occidentale", quella del Libano, Siria, Turchia; mentre rimane da compiere interamente la trascrizione della tradizione "orientale", quella dell'Iraq, che differisce non solo in più del 30% dalle melodie della tradizione "occidentale", ma anche nei testi. Inoltre, mancano ancora alcune trascrizioni della tradizione "occidentale" e, soprattutto, non esiste una fedele, ben eseguita registrazione sistematica di tutto questo patrimonio; sono disponibili , quando lo sono, registrazioni a fini di conservazione della memoria, non adeguate per un ascolto su un CD, e soprattutto, per insegnare tale patrimonio alle generazioni future. Rimangono anche da ridefinire in chiave attuale alcune codificazioni musicali utilizzate per la trascrizione effettuata circa cento anni fa, per significarne le infinite sfumature di esecuzione: basti dire che la gamma dei suoni è divisa oltre che in toni e semitoni, anche per quarti di tono.

Quello di trascrivere la Musica Sacra Cristiana è uno dei progetti che sta maggiormente a cuore alla Fondazione Laus Plena.

Per questo i due inviati della Fondazione Laus Plena hanno offerto il sostegno della stessa alle Autorità ecclesiastiche - come S. B. il Patriarca Youssef III Yunan della Chiesa Siro-Cattolica, e S. E. Mons. Georges Casmoussa, arcivescovo curiale di Antiochia e visitatore apostolico per l'Europa dell'Ovest - nonché agli esperti. Tra questi è stato illuminante l'incontro con S. E. Mons. Antoine Beylouni, musicista di riferimento della Chesa Siro-Cattolica, autore della riedizione dell'opera magna della prima trascrizione fatta da Dom Jules Jeannin.

Nel giovane Fr. Boulos Gajuo, di origine irachena e monaco nell'Ordine Efremita, indicato dalla Chiesa Siro-Cattolica, la Fondazione Laus Plena ha inoltre individuato un musicista appassionato alla trascrizione e trasmissione del canto della sua Chiesa. L'idea è che sia lui a coordinare, sotto la supervisione di Mons. Antoine Beylouni, tutto il lavoro da effettuare: una vocazione per una vita intera.  La Fondazione Laus Plena intende impegnarsi, oltre che al sostegno per la trascrizione e registrazione del patrimonio siro-cattolico, a sostenere il giovane monaco  anche nel completamento dei suoi studi universitari in musica sacra (Master e Dottorato).

In questa prospettiva è avvenuto l'incontro con  P. Khalil Rahme, prestigioso compositore e direttore del coro dell'Università Notre Dame, di cui è responsabile nel settore musicale; e con P. Miled Tabaray, una grande personalità in campo sia medico che musicale; egli dirige il Centro di Ricerca di Musica Sacra dell'Università di Kaslik.

Il viaggio è proseguito per Erbil, capoluogo del Kurdistan Iracheno, dove si è rifugiata la Comunità Siro-Cattolica, costretta a lasciare Mossul, Qaraqosh e gli altri luoghi occupati dall'Isis. Accolti amabilmente da S. E. Mons. Petros Mouche, vescovo di Mossul, gl'inviati della Fondazione Laus Plena hanno partecipato a una Messa solenne, a una liturgia nuziale, a un battesimo, a dei Vespri. Ogni volta sono rimasti impressionati  dalla partecipazione viva di tutta l'assemblea al canto sacro; sì, proprio quel canto che risale ai tempi apostolici.

A Erbil si è rifugiata anche la Chiesa Siriaca Ortodossa della diocesi di Mossul, retta da S. E. Mons. Nicodemus Daoud Sharaf.  La Fondazione Laus Plena ha incontrato l'esperto musicale di questa Chiesa, P. Al-Raban Babawi. Anche a lui la Fondazione ha offerto appoggio per la trascrizione e la registrazione del repertorio musicale e, se desiderato, per il proseguimento degli studi, o il contatto con musicisti formati della Chiesa Siro-Ortodossa in grado di procedere alla trascrizione. L'idea è  di procedere in forma parallela alla Chiesa Siro-Cattolica, al  fine di evidenziare l'unicità del  patrimonio musicale.

Intanto la Fondazione, onde avviare al più presto la realizzazione dei vari progetti,  ha consegnato  alla Chiesa Siriaca Cattolica, nella persona di  Mons. Mouche e di P. Majeeb Hazem M. Attalla,  un ricco  materiale, adatto alla registrazione professionale dei canti. Il regista Philipe Kiener ha spiegato il loro funzionamento.

Nel corso del suo viaggio, a Fondazione hè stata cordialement accolta a Beirut anche da P. George Moukbel della Chiesa greca ortodossa, che lavora con P. Romanos, noto musicista della stessa Chiesa.

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