E Ora Cominciamo!
Abbiamo parlato molte volte del canto dell'Assemblea Liturgica. È il tema che sta più a cuore alla Laus Plena. È un tema di cui si è infinitamente parlato in pubblicazioni, convegni, colloqui privati; ma una soluzione piena non si è trovata.
È curioso notare che nei tempi del Concilio di Trento c'è stata, particolarmente in Italia e nei Paesi Cattolici, una fioritura esplosiva in tutte le arti, oltre che nella santità.
Attualmente, dopo più di mezzo secolo dalla chiusura del Concilio Vaticano II, che proprio si era caratterizzato per la partecipazione del Laicato alla vita della Chiesa e, in particolare, al canto dell'Assemblea nella Liturgia, la fioritura artistica ha conosciuto una delle gelate più terribili della storia. Parlo dell'arte, non della santità, anche se l'abbraccio del secolarismo col razionalismo ha ben svuotato conventi, monasteri e seminari diocesani.
E dire che di Musica Sacra se n'è prodotta tanta. Pensiamo soltanto che ognuno dei Gruppi Ecclesiali, sorti intorno al Concilio Vaticano II, ha uno scaffale pieno dei propri canti, in genere sacri; un catalogo più lungo di quello che Leporello canta nel Don Giovanni di Mozart: Rinnovamento nello Spirito, 621; i Focolarini, tra Gen Verde e Rosso, 850; Comunione e Liberazione, 480; ma per i Neo Catecumenali son già 1003.
E le Case Editrici ne fan conquista, per il piacer di porli in lista: Paoline, Salesiane, Rugginenti, Nazionali, Diocesane. Certo, nessuno ci ha rimesso, ma il canto sacro è ancora silenzioso.
Questo vuol dire che il problema non è dovuto a disimpegno economico, né a povertà di repertorio.
È dovuto semplicemente al fatto che l'Assemblea si blocca quando è il momento di cantare. Risponde ai saluti del celebrante, ripete le invocazioni della Preghiera dei Fedeli, del Salmo Responsoriale, se sono soltanto dette; se ci sia da cantarle, tace.
Cominciamo allora a intonare dei Canti Parlati.
Per esempio nelle Domeniche del prossimo Avvento eseguiamo, come Canto di Comunione, il brano evangelico del giorno. Ogni chiesa distribuisce il foglietto delle Letture festive. Ebbene, terminata la distribuzione dell'Eucaristia, proclamiamo tutti insieme il brano evangelico di quella Domenica. Non c'è testo poetico e teologicamente esatto migliore del Vangelo: proclamiamolo tutti insieme.
Cominciamo ad aprire la bocca! Gustiamo la gioia di un coro potente, pieno, gioioso!
Per quattro Domeniche si può provare.
Per la Quaresima proporremo un altro passo sonoro.
Armando Pierucci
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