Raccogliere e Salvaguardare

RACCOGLIERE, SALVAGUARDARE E ANALIZZARE IL PATRIMONIO DI MUSICA SACRA DI TUTTE LE CHIESE CRISTIANE

IL CANTO SACRO È LODE E PREGHIERA 

“Il cantare è proprio di chi ama”, “cantare bene è pregare due volte"

 Le celebri frasi di Sant’Agostino (sec. IV-V) ci ricordano che il canto sacro è molto più di una semplice espressione musicale: non cantare, cantare poco e senza fervore, cantare senza orientarsi al sacro sono indizi e causa di celebrazioni liturgiche in cui si prega meno bene. E’ certamente essenziale considerare la dimensione di preghiera del canto sacro, e dunque esigere, per rispetto per tale dimensione, seria formazione e la massima cura in ambito liturgico  da parte del clero,  degli operatori liturgici e dell’Assemblea dei fedeli.  Allo stesso modo, è  importante che il musicista professionista, impegnato nell'azione liturgica, sia consapevole della dimensione e della destinazione del canto sacro.

La Fondazione si propone di raccogliere e di catalogare in modo sistematico e centrale, per valorizzarlo e predisporlo all'uso,  il patrimonio di musica sacra di tutte le Chiese Cristiane, noto per il suo livello di prassi ecclesiale o popolare consolidata;  e nuove espressioni e composizioni di musica sacra, elaborate da autori  adeguatamente preparati e formati, privilegiando  soluzioni che permettano  all’Assemblea d'intervenire, proclamando così la ricchezza e la diversità dell'espressione della fede, fiorita in tutti i luoghi dove è  accolto il lieto annunzio del Vangelo.  Non esiste infatti attualmente alcuna raccolta centrale che faciliti anche lo studio comparato dei diversi patrimoni di musica sacra cristiana ed una consapevolezza di questa diversità e ricchezza. 

Il repertorio così raccolto verrà messo a disposizione del pubblico sul sito internet della Fondazione, con lo scopo di facilitarne l'uso concreto da parte degli operatori liturgici, ma anche come base per lo studio e la ricerca su ogni tradizione e, con essa, della sua liturgia e della sua evoluzione nel tempo e nella storia. 

In un tempo di difficoltà e di prova per molte Chiese e intere comunità cristiane nel mondo,  specialmente nella culla del Cristianesimo, in Oriente, dove le stesse sono impegnate in vere e proprie lotte di sopravvivenza, la Fondazione ritiene doveroso dedicare sforzi e sostegno per la conservazione del loro patrimonio musicale di antiche origini. 

Infatti, il patrimonio di musica sacra delle varie Chiese Orientali è attualmente gravemente minacciato dall’instabilità in corso in Medio Oriente, che provoca la scomparsa di entere comunità cristiane radicate lì sin dalle origini del Cristianesimo, o la loro emigrazione, con il rischio che la relativa tradizione si perda per le prossime generazioni. Questo sforzo vuole essere manifestazione di solidarietà, di sostegno e di rispetto per queste comunità cristiane orientali, ammirevoli per la loro costanza e per la loro fedeltà alla fede ricevuta. Si tratta di presentare ogni tradizione nella sua completezza (sempre considerando il repertorio che abbia raggiunto un livello di prassi ecclesiale o popolare consolidata), di valorizzarla, nonché di conservarla. 

La Fondazione si propone di lavorare con i migliori musicisti e specialisti provenienti dagli ambienti ecclesiali e da conservatori ed istituzioni di musica e culturali, e di mettere il risultato di questo lavoro a disposizione di ogni interessato in versioni adatte a vari livelli di preparazione musicale e a diversi gradi di solennità della liturgia:  Chiese, conservatori, scuole ed istituti di musica, specialisti e studiosi, nonché il pubblico in generale. 

Si progetta dunque di riprodurre e di creare network di contatti e di links, dove esistono, e di creare elenchi e classifiche, che rendano conto dei diversi repertori e stili, sia antichi che recenti, di ogni confessione cristiana, ripartiti tra liturgia ordinaria, liturgia delle ore, preghiere straordinarie e preghiere per circostanze particolari, ecc., nonché il canto sacro della tradizione popolare. Per le tradizioni in cui la trasmissione rimane essenzialmente orale, si tratta di creare strumenti di codificazione per permetterne la conservazione scritta. La raccolta sistematica del patrimonio di musica sacra cristiana permetterà anche di studiarne meglio le comuni origini e radici, le interazioni nel tempo, le evoluzioni parallele e gli scambi avvenuti, e di (ri)acquistare una visione, percezione e consapevolezza dell'interezza del patrimonio di musica sacra cristiano, che si è persa con le divisioni storiche. In questo ambito, la Fondazione si propone di predisporre nuovi strumenti di studio comparato, il che promette di essere di vivissimo interesse dal profilo musicologico. Infatti, specialmente nelle tradizioni orientali, la musica sacra cristiana spesso ha conservato, sviluppandole, le tradizioni musicali antichissime e raffinate del tempo in cui si crearono, nonché le scale ad esse legate: ad esempio, il canto sacro copto si allaccia alla tradizione musicale faraonica dell'antico Egitto; il canto sacro siriaco, maronita e caldeo alla scala accadica aramaica, mescolata ad influenze arabe; la sofisticata ed originale tradizione etiope, di matrice africana, risale al secolo VI. ed è influenzata dall'ebraismo; la tradizione armena, trascritta nel noto Lezionario di Gerusalemme tra il 417 e il 439, è basata sul quinto typicon di Gerusalemme e si è poi sviluppata nella zona di influenza armena, mescolandosi ad influenze perse e bizantine, e successivamente latine. Sono da (ri)scoprire poi i legami musicali che uniscono le tradizioni cristiane tra di loro.

Il sito internet della Fondazione, si prevede, dovrebbe permettere di ascoltare e di scaricare canti e spartiti, magari contro un minimo compenso, e all'occorrenza anche di gestire possibili diritti d'autore per le composizioni più recenti. 

La Fondazione si propone anche di condurre alcune attività editoriali e di registrazione e di incisioni per opere, volumi e raccolte particolarmente importanti e richieste o degne di attenzione.

موران اثراحام علين

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